Fondamenti Pedagogici

UNA DIDATTICA FONDATA SU PENSARE, SENTIRE E VOLERE

La didattica delle scuole Waldorf si fonda su una precisa idea pedagogica che tenga conto di due aspetti fondamentali: da una parte dello sviluppo complessivo dell’individuo facendo riferimento a tutte le sfere del suo essere, vale a dire del pensare, del sentire e del volere, e dall'altra parte tenendo conto della precisa fase evolutiva in cui l’individuo si trova. La didattica pertanto sarà improntata allo sviluppo di queste facoltà interiori; perciò viene dato spazio nel piano di studi, sia alle materie che potremmo definire intellettuali, che a quelle artigianali, artistiche e coreutiche. I bambini infatti già dal primo anno, accanto alle materie prettamente scolastiche, iniziano a suonare, recitare, fare varie attività di lavoro manuale, praticare discipline artistiche come la pittura e il modellaggio. Alcune materie svilupperanno negli allievi maggiormente aspetti volitivi, altre costruiranno la sfera del sentire e altre quella del pensare, così da formare l’individuo non in modo unilateralizzato e specializzato, ma in modo universale e organico. Il principio di fondo è che ogni qualità della persona vada curata e portata a maturazione così che l’individuo possa incontrare il maggior numero di esperienze formative possibili, al fine di trovare durante il percorso scolastico quelle che sono le sue proprie attitudini, rafforzarle e inoltre integrare queste qualità particolari in modo armonico nella totalità del suo essere, così da divenire sempre più libero e da poter affrontare con consapevolezza le scelte future. 

Oltre all'offerta di un piano di studi che abbracci tutti questi aspetti culturali per formare l’uomo nella sua integrità, ogni materia a sua volta viene valorizzata attraverso i tre aspetti del pensare, sentire e volere; pertanto anche le materie più attinenti alla sfera delle studio come la storia, la letteratura, la matematica e le materie scientifiche saranno comunque coltivate in modo artistico e creativo, così come includeranno un elemento volitivo legato ad esperienze pratiche e al fare. Per ogni materia dunque saranno previsti aspetti teorici, artistici e pratico-esperienziali. Ogni materia inoltre supporta le altre in modo indiretto o interdisciplinare: così si può scoprire come la musica e il lavoro manuale abbiano una forte relazione con la matematica e come le materie pratiche dunque indirettamente coltivino facoltà di pensiero. Così come le materie artistiche possono fecondare di ideali le materie umanistiche quali la storia e la letteratura e le materie scientifiche. Il teatro può divenire occasione per esperire in senso pratico un testo letterario, gli allievi infatti arriveranno a mettere in scena in ottava classe, equivalente della terza media, un’intera opera teatrale. Un piano di studi così strutturato sarà in grado di mettere in luce le particolari qualità degli allievi, valorizzando le differenti forme di intelligenza e di modalità di apprendimento del singolo, così da poter coltivare tutte le strategie conoscitive. Un altro principio pedagogico alla base di questa impostazione didattica è che l’apprendimento debba attraversare tutto l’uomo, dalla testa alle membra e debba divenire esperienza corporea, che possa tradursi in un fare.

Altro aspetto centrale della pedagogia Waldorf è quello evolutivo; la scuola deve tener conto della fase di sviluppo della coscienza in cui si trova il bambino nelle sue varie età, e portargli incontro un adeguato nutrimento. Non a caso il maestro di classe accompagna lo sviluppo del bambino dalla prima elementare alla terza media (dalla I all’VIII classe), e conosce così profondamente le individualità con cui si relaziona nel corso del secondo settennio di vita del fanciullo, portando quasi tutte le materie eccetto le lingue, alcune materie artigianali e la musica. La possibilità per il maestro di classe di accompagnare per un intero ciclo evolutivo i bimbi, affrontando con loro praticamente tutte le materie di studio, rende possibile e realizza nella pratica la concezione di una scuola che accompagni la crescita dell’uomo e che entri a contatto con l’elemento vivente e che non si fondi su un’impostazione scolastica di tipo nozionistico e informativo. Steiner considera l’intera esistenza come un processo evolutivo che suddivide in settenni, ogni settennio corrisponde allo sviluppo di una determinata fase della coscienza, ed è legato alla possibilità di esprimere determinate facoltà. I primi tre settenni son quelli in cui l’individuo è anche fortemente formato dall'esperienza scolastica, che diviene un’esperienza vitale, centrale e determinante. Il primo settennio è quello dell’imitazione e del gioco libero, in cui il bambino si esprime pienamente nell'elemento volitivo; ci troviamo nel settennio dell’età prescolare in cui le forze del bambino son rivolte alla costruzione del proprio corpo fisico, che diverrà uno degli strumenti di apprendimento per il secondo settennio. Dal secondo settennio inizia lo sviluppo delle facoltà del sentire, e la possibilità, per il bambino dunque, di creare in se stesso uno spazio interiore di apprendimento, che lo rende idoneo all'attività scolastica. La formazione dovrebbe procedere fino alla fine circa del terzo settennio, quindi fino alla fine delle superiori, ciclo scolastico previsto nel piano di studi delle scuole Waldorf. A conclusione di tale percorso il giovane adulto dovrebbe avere raggiunto una certa maturità e aver costruito un pensiero critico che gli consenta di cercare nel mondo la via per la propria realizzazione individuale. Compito della scuola dunque è quello di accompagnare lo sviluppo del volere, nel primo settennio, attraverso le attività dell’ambiente dell’asilo, del sentire attraverso il ciclo scolastico che va dalla prima elementare alla terza media e potremmo dire del pensare, nel senso della realizzazione della propria libertà di pensiero e di espressione delle proprie passioni e capacità di ricerca di un fare nel mondo, alla fine del terzo settennio. Da questa immagine evolutiva deriva proprio l’importanza del coltivare queste tre sfere dell’essere nel modo adeguato in rapporto al periodo esistenziale in cui l’allievo si trova, adottando tutte le materie scolastiche, da quelle artistiche a quelle di studio a quelle coreutiche come l’occasione per formare quello che nel Rinascimento sarebbe stato chiamato l’Uomo Universale e che non è altri che il singolo individuo che può andare nel mondo cercando il proprio destino particolare.

Anche la struttura oraria del programma scolastico segue un’intuizione pedagogica precisa.

L’insegnamento delle materie è infatti strutturato nel corso dell’anno secondo un preciso piano orario. Le prime due ore del mattino, che nelle scuole Waldorf vengono definite le ore di insegnamento ad Epoca, prevedono che le materie di studio (matematica, storia, geografia…) vengano affrontate attraverso una sorta di modulo della durata circa di 4 settimane consecutive per materia. Nel corso delle altre ore scolastiche, quindi dalle 10.30 in poi, da dopo l’intervallo, gli allievi hanno le ore di materie settimanali, d’arte, di inglese, musica, eccetera, e le ore di esercitazione. L’epoca, durante la quale la disciplina didattica viene affrontata nella forma di un modulo concentrato, consente un apprendimento più efficace dei contenuti, la possibilità di fare esperienze pratiche e dare una continuità agli argomenti centrali di studio, evitando così l’eccessiva frammentarietà che si creerebbe distribuendo i contenuti di studio nel corso dell’orario scolastico durante tutto l’anno. L’epoca consente di sviluppare in modo organico un discorso, un argomento. Inoltre lo studio ad epoche sfrutta una precisa qualità della memoria: immergersi per un periodo a pieno in una tematica tramite la ripetizione e l’approfondimento consente un’acquisizione più profonda e coerente, lasciare poi per un certo tempo, in  una sorta di gestazione, di riposo, quanto si è appreso, dà la possibilità di portare a maturazione nella propria interiorità il discorso acquisito e rievocare in un secondo momento quanto si è appreso porta a maggiore coscienza il contenuto imparato.